UN CONCERTO DI NATALE MALINCONICO

Si consiglia la prenotazione o l’acquisto dei biglietti online.Per info e prenotazioni: info@carlot-ta.it
Biglietti online: https://www.eventbrite.it/e/227598351797
Sarà possibile ritirare i biglietti a partire dalle ore 20.30 presso la biglietteria del teatro. La stessa sera sarà possibile l’acquisto fino a esaurimento posti.

Il Natale di Carlot-ta ha una colonna sonora malinconica: un insolito ed evocativo canzoniere fatto di carole in tono minore, gospel cupi, nostalgici brani d’autore e intime ballate folk. Canzoni inedite si alternano a classici riarmonizzati, in un repertorio di folksong di Natale dai timbri oscuri. Un concerto da ascoltare a occhi chiusi per immaginare paesaggi nordici, animali artici, conifere innevate, camini accesi e le ombre dei ricordi dei Natali passati.

Con:
Carlot-ta: pianoforte, voce, chitarra
Christopher Ghidoni: chitarre, voce
Paolo Pasqualin: batteria, percussioni

Carlot-ta nasce nel 1990. La sua musica, costruita attorno a un pianismo classicheggiante ma energico e un uso creativo dello strumento voce, può essere descritta come sintesi di un songwriting complesso e di un puro spirito pop. Le sue canzoni raccontano di paesaggi, montagne, alberi, morte, amore, animali in un modo romantico e insieme ironico che spesso si costruisce di riferimenti letterari. L’esito è un chamber pop drammatico, oscuro e divertito.Carlot-ta ha all’attivo tre album di canzoni e più di 400 concerti in Italia e all’estero (MiTo Settembre Musica, Premio Tenco, Premio Ciampi, Auditorium Parco della Musica, JazzMi, Paratissima Skopje, Torino Jazz Festival, Veneto Jazz, Liverpool Sound City, Jazz:re:found etc.). Le sue musiche sono state utilizzate per campagne pubblicitarie (Ford 2012) e colonne sonore. Il suo ultimo album, Murmure (Incipit/Egea, 2018), prodotto tra Italia, Svezia e Danimarca è un disco per organo a canne, voci e percussioni.Nel 2020 Carlot-ta ha pubblicato A Silent Night, un Ep che contiene quattro carole natalizie, quattro classici di varie epoche, riarrangiati e riarmonizzati in modo minore, con un esito misterioso, cupo e nostalgico.